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Migliori deumidificatori, guida all’acquisto
Nella scelta di un buon deumidificatore occorre prendere in considerazione una serie di criteri di valutazione che ci aiutano nello specifico a fare l’acquisto migliore per le nostre singole esigenze. Nello specifico prima di acquistare uno di questi apparecchi occorre valutare alcuni fattori tecnici e per farlo dobbiamo capire quali sono le tipologie di deumidificatori presenti in commercio. Di seguito troverete una dettagliata guida sui principali modelli che sono attualmente presenti nel mercato.
I primi e cioè i deumidificatori naturali, sono anche i più economici e sono disponibili in diversi formati: si va dalle scatole ai sacchetti contenenti sali minerali con cui riescono a deumidificare l’aria, rinomati per la loro autonomia che può attestarsi intorno ai 2-3 mesi. Al termine dei quali sarà l'utente a doversi preoccupare a cambiare i sali esauriti. Ovviamente questa tipologia ha un'efficacia ridotta considerando che può andare bene per ambienti tra i 9 e i 12 m², e quindi perfetti per collocarli in un piccolo bagno o in un ripostiglio.
Seguono i deumidificatori a condensazione, particolarmente gettonati per la tipologia di funzionamento caratterizzata dal passaggio del vapore acqueo contenuto nell'aria allo stato liquido, per effetto appunto di una condensazione. Ciò vuol dire che essi per assicurare un lavoro ben fatto forzano con una ventola il passaggio dell'aria attraverso una serpentina fredda.
In questo modo il vapore acqueo si condensa e viene poi via via raccolto in una tanica di raccolta. Il passaggio successivo ha contribuito nel tempo a rendere questi apparecchi pratici e funzionali. Il motivo? Ebbene il loro merito sta nel fatto che l’aria asciugata viene ulteriormente spinta nella serpentina ma questa volta calda in modo che non venga reimmessa fredda nell'ambiente circostante. In siffatto contesto risulta chiaro la ragione del loro successo commerciale.
Un’altra tipologia che merita la vostra attenzione è sicuramente quella legata all’essicazione creata sfruttando non solo una recente tecnologia ma anche un altro principio fisico che merita di fatto la vostra attenzione. In questo modo introduciamo il passaggio di adsorbimento da non confondere con assorbimento.
Con questo procedimento l’aria viene fatta passare attraverso un disco di un materiale naturale e poroso che di fatto trattiene al suo interno il vapore acqueo grazie all’uso di un materiale come la zeolite, rinomata perché raggiunge velocemente il punto di saturazione, oltre il quale non è più in grado di ricevere acqua.
In pratica che succede: il componente in zeolite gira con la sezione esposta al flusso d’aria, ruotando più volte si avvicina alla serpentina calda, andandola a rigenerare e preparandola ad attirare acqua. In questo modo il sistema ad essiccazione consente una deumidificazione senza compressore. Per questo motivo viene definito un passaggio più leggero grazie al suo formato più compatto, più silenzioso e più economico.
Fonte: https://deumidificatore.net/