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Recupero crediti da 118 milioni di Euro
Succede all'Amap di Palermo, dove diversi enti pubblici (persino i vigili del fuoco!) devono denaro alla società idrica. La società può essere cliente delle migliori agenzie di recupero crediti, vista la portata delle procedure burocratiche dietro i crediti vantati.
Il paradosso è stato evidente a Dicembre 2013, quando la società ha presentato la dichiarazione annuale. Il bilancio è stato in pareggio, ma due sono i punti chiave che lasciano sconvolti: il milione di euro applicato dalle banche per i prestiti ottenuti dalla società idrica e il recupero crediti da 118 milioni.
Una situazione assurda, alla quale risponde il presidente Prestigiacomo: il Comune di Palermo deve saldare gli importi dovuti dopo l'infausta amministrazione Orlando, mentre la stessa Amap deve attivare procedure di recupero crediti per risolvere il pantano.
Dei 118 milioni di Euro, “solo” 38 milioni sono le utenze idriche dei cittadini di Palermo, ma la fetta più grossa della torta debitoria riguarda gli enti pubblici: dagli asili nido, all'Eas, fino allo Iacp. Poi università, province, persino le sedi locali delle altre utenze: un'operazione di recupero crediti colossale, che non ha precedenti in tal senso.
Il Comune di Palermo è il maggior debitore dell'Amap: il presidente Prestigiacomo assicura che sono già state attivate tutte le procedure da parte delle agenzie di recupero crediti per cercare almeno di trovare un piano di ammortamento calmierato.
La situazione a livello locale e nazionale certo non aiuta: impossibile chiedere ulteriori finanziamenti e, naturalmente, non si può fare a meno dell'utenza. L'obiettivo è mantenere i servizi e cercare una strategia sinergica con l'Amap per risolvere quanto prima la questione del recupero crediti.
L'Amap va pagata, su questo non ci piove per il presidente Prestigiacomo, che sta facendo di tutto per creare un ponte tra le diverse esigenze. Il Comune di Palermo non è il solo ad affrontare “il caso Amap” per il recupero crediti.
Diverse agenzie di recupero crediti si stanno occupando del caso, lavorando sulle carte bollate e su eventuali interessi di mora che graverebbero sui diversi enti pubblici: difficile pensare che per una procedura di recupero crediti farraginosa i vigili del fuoco restino senz'acqua!